Nuova Sabatini Green per gli investimenti delle PMI in beni strumentali: aggiornata la disciplina e la modulistica per la domanda di contributi.
di Alessandra Gualtieri
Pubblicata la Circolare n. 50031/2023 del Ministero delle Imprese e del Made in Italy con l’aggiornamento delle disposizioni concernenti i contributi alle PMI concessi nell’ambito della misura “Beni Strumentali” – Nuova Sabatini Green.
Il provvedimento incamera le modifiche alla disciplina delle agevolazioni, in recepimento del Regolamento UE 2023/1315, e aggiorna anche la modulistica per la domanda di contributo.
Ricordiamo anche che la misura è stata già rifinanziata con 100 milioni di euro per il 2024, mentre il Decreto Proroghe (DL 132/2023) ha anche previsto lo slittamento al 31 dicembre 2023 per la conclusione degli investimenti. Il finanziamento è inoltre reso disponibile in un’unica tranche, con l’accorpamento delle rate.
Quali agevolazioni concede la Nuova Sabatini
Lo strumento agevola l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese in chiave innovativa e green favorendo gli investimenti delle PMI in macchinari nuovi, software e tecnologie digitali attraverso un finanziamento agevolato e un contributo del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che sostanzialmente copre gli interessi.
Investimenti ammissibili
La Nuova Sabatini concede credito finalizzato all’acquisto o all’acquisizione in leasing di beni materiali o immateriali ad uso produttivo.
Solo gli investimenti in beni nuovi autonomi e correlati all’attività produttiva dell’impresa sono ammissibili al contributo. E solo se rientranti nelle categorie di immobilizzazioni materiali che includono “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”, oltre alle immobilizzazioni immateriali come “software” o “tecnologie digitali”.
NB: non sono ammessi investimenti agevolati in terreni o edifici, beni usati o rigenerati, o beni in fase di sviluppo.
I programmi d’investimento devono essere riconducibili a una delle seguenti tipologie:
- investimento in attivi materiali e immateriali relativo alla creazione di un nuovo stabilimento;
- ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente;
- diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti o servizi non fabbricati o forniti precedentemente in tale stabilimento;
- cambiamento sostanziale del processo di produzione complessivo del prodotto o dei prodotti o della fornitura complessiva del servizio o dei servizi interessati dall’investimento nello stabilimento;
- acquisizione di attivi appartenenti a uno stabilimento:
- che è stato chiuso o sarebbe stato chiuso senza tale acquisizione;
- mediante un’operazione che avviene a condizioni di mercato;
- da parte di terzi che non hanno relazioni con l’acquirente.
L’acquisto di azioni di un’impresa non è considerato come un investimento iniziale e quindi è escluso dall’agevolazione.
Investimenti green
Per le domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023, è prevista l’attribuzione di una specifica dotazione finanziaria per investimenti a basso impatto ambientale, correlati all’acquisto, o acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.
Ai fini del riconoscimento del contributo maggiorato al 3,575% (per investimenti green al pari degli investimenti 4.0), è necessaria idonea certificazione ambientale di processo o di prodotto.
Fonte PMI (articolo completo)